DOVE FARE VOLONTARIATO ETICO CON GLI ANIMALI

Scegliere la struttura etica in cui fare volontariato etico con gli animali, in particolare con la fauna selvatica è fondamentale per contribuire attivamente alla tutela ambientale e al benessere animale. Ecco i miei consigli su dove si può fare a cuor leggero.

Come abbiamo visto in questo articolo, spesso, dietro alla parola volontariato si celano truffe per i turisti e maltrattamento per gli animali. Parliamo dei falsi santuari che si spacciano per centri di recupero, ma dove in realtà gli animali non sono né recuperati, né tantomeno verranno liberati, a parte le belle parole che le strutture scrivono sui loro siti per raggirare i turisti.

Come riconoscere la struttura giusta, quindi? Quattro semplici regole per scegliere il progetto etico:

  1.  Non ci permettono in alcun modo di interagire con la fauna selvatica. Vietato quindi coccolare, allattare, cavalcare, lavare, alimentare, passeggiare, pettinare, accarezzare;
  2. Non hanno tanti cuccioli. Si sa, i cuccioli sono una forte attrattiva per i turisti. Se un santuario ne ha sempre molti e li espone ai turisti c’è qualcosa che non va. Sicuri che si tratti di animali orfani/recuperati e non di animali allevati e strappati alle madri prima che creassero un rapporto con questa?
  3. Collaborano con centri di ricerca e università per la conservazione ex situ ed in situ. Gli animali non sono solo merce da esporre, ma individui da proteggere per la tutela della specie;
  4. Le visite sono solo guidate e durano poco. Tra gli scopi principali di queste strutture ci sono l’educazione e la sensibilizzazione, che devono essere l’unica ragione che spinge la struttura a mostrare gli animali.

Ecco un elenco di alcune strutture in giro per il mondo che rispettano questi requisiti e che potete essere sicuri siano valide ed etiche:

  • In Italia non c’è tanto rischio di incappare in falsi santuari, in quanto per legge un centro di recupero deve necessariamente essere un CRAS o CRASE e pertanto regolamentato dalle leggi regionali e statali. È possibile fare volontariato in un qualsiasi CRAS della vostra regione (qui trovate un elenco aggiornato dei CRAS in Italia: www.recuperoselvatici.it/elenco.htm).
    In particolare, alcuni centri di recupero e centri di ricerca offrono la possibilità di effettuare anche dei campi studio/campi estivi per entrare nel vivo della conservazione e del salvataggio degli animali.
    Alcuni sono:
    • @WildUmbria: il centro di recupero umbro per eccellenza, con campi estivi in cui fare attività concrete per la struttura e per gli animali (wildumbria.it)
    • @Salviamolorso: progetto di conservazione tutela dell’Orso Marsicano, in Abruzzo con campi di volontariato direttamente sul campo (www.salviamolorso.it)
    • @Tartamare: centro di recupero e di ricerca per il recupero e la conservazione delle tartarughe marine in Toscana (www.tartamare.org)
    • @TaoTurtles of the Adriatic Organization è un’associazione fondata da biologi marini per lo studio e la tutela dei vertebrati marini, a Comacchio, con possibilità di prendere parte agli EcoCampi per il monitoraggio di tartarughe e cetacei (www.taoproject.it)
  • Europa:
    • @libearty_bear_sanctuary : è un magnifico santuario di orsi recuperati da circhi, in Romania con decine e decine di ettari a disposizione dei plantigradi, con laghi, cascate e foreste (www.facebook.com/Bear.Sanctuary)
    • @aapprimadomus : santuario di primati e felini, sia in Olanda che in Spagna recuperati da circhi e zoo fatiscenti. Grande equipe etologica per il recupero comportamentale e il benessere animale. (es.aap.eu)
    • @fundacionmona: un grande centro di recupero di scimpanzé a Girona, dove è possibile fare ricerche scientifiche non invasive sul comportamento e sul benessere dei primati (https://fundacionmona.org/)
    • @linxexsitu: sia in Portogallo che al sud della Spagna, è possibile prendere parte per almeno 3 mesi a progetti di monitoraggio di linci iberiche (specie a rischio di estinzione) e ai loro rilasci in Natura (www.lynxexsitu.es)
  • Cambogia:
  • Thailandia:
    • @changchill.th: A ChangMai è pieno di falsi santuari di elefanti che si spacciano per etici solo perché non fanno cavalcare ma “solo” coccolare i pachidermi. Come se fosse diverso. L’unico santuario della zona in cui gli elefanti vengono solo osservati e non utilizzati come mascotte per essere lavati o coccolati è ChangChill. (changchill.com)
  • Costa Rica:
  • Africa:
    • @leo_africa : un grande progetto per il monitoraggio e la conservazione fauna selvatica, direttamente in savana, al nord del Sudafrica (www.leoafrica.org)
    • @pantheraafricasanctuary : uno dei pochi santuari etici di felini recuperati, in Sudafrica dove è possibile prendersi cura di leoni, tigri, leopardi e altri grandi felini nel rispetto delle loro necessità etologiche specie specifiche (pantheraafrica.com)
    • @saasa_rsa : SAASA, al sud del Sudafrica, è una grande organizzazione che mette insieme 3 santuari:
      uno di felini (Jukani), uno di uccelli (Birds of eden) e uno di primati (monkeyland). Tutti e tre i santuari hanno la stessa etica fondamentale dell’hands-off e del rispetto degli animali recuperati. Mentre per i felini, ovviamente ci sono grandi immense recinzioni e le visite sono guidate all’esterno di queste, i volatili e i primati, si trovano invece in semilibertà, all’interno di decine di ettari di foresta, liberi, senza gabbie. I turisti, sempre con visite guidate, possono camminare tra centinaia di scimmie libere e uccelli variopinti nella più grande voliera del mondo. Volontariato gratuito! (www.saasa.org.za)
    • @ehranamibia – progetto per la salvaguardia degli elefanti e del conflitto Uomo-pachidermi in Namibia (www.ehranamibia.org)

Può essere anche molto utile appoggiarsi a portali come @wildlife_act  e @conservationcareers per trovare progetti di conservazione, ricerca, etologia e monitoraggio della fauna selvatica.
Mentre sul sito della World Animal Protection, associazione scientifica di tutela faunisitca nel turismo, potete trovare elenchi aggiornati di santuari etici per elefanti, in tutto il mondo: www.worldanimalprotection.org/elephant-friendly-tourist-guide

Trovare la struttura giusta ed etica per il nostro volontariato naturalistico è l’elemento più importante del nostro impegno per evitare di essere truffati e di collaborare con realtà che speculano sul benessere animale.

Articolo pubblicato su StradeNuove

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *